Yanoama – musica vocale e Sciamanismo
Gli Yanoama sono uno dei gruppi etnici ancora numerosi dell’America Meridionale, comprendente circa 47.000 individui stanziati in una vasta area a sud dell’alto corso dell’Orinoco fino al Rio delle Amazzoni (Venezuela – Brasile); sono suddivisi in numerose piccole tribù delle quali le più importanti sono quelle dei Samatari, Waikà, Sanema e Karimé. Musica Vocale Sciamanismo
Gli Yanoama, parlano una lingua propria e vengono considerati una delle popolazioni più arcaiche dell’America Meridionale rappresentanti il classico tipo fisico amazzonide.
Praticano l’endocannibalismo, rituale attuato con le ceneri del defunto mescolate al cibo, che in passato ha dato loro la nomea di antropofagi per cui erano temuti dai vicini ed evitati dagli esploratori, pur essendo risultato questo popolo profondamente pacifico e ospitale.
Il mondo degli spiriti costituisce una parte fondamentale della vita degli Yanomami dell’Amazzonia settentrionale. I suoi potenti sciamani ricoprono ruoli diversi. Sono di volta in volta guaritori, sacerdoti, custodi dei riti sacri dei loro popoli, divinatori del tempo, cosmologi, interpreti dei sogni e depositari delle conoscenze botaniche.
Gli sciamani yanomami sono guidati dagli spiriti e dalla saggezza degli antenati. Il canto sciamanico quindi è la via attraverso la quale gli spiriti della natura si manifestano usando la voce dello sciamano.
La musica
Tra gli Yanoama è considerata musica solo quella vocale, mentre gli strumenti musicali sono considerati alla stregua dei giocattoli.
Questo popolo utilizza il canto responsoriale, ossia un canto che si svolge alternativamente tra il solista ed il gruppo, dove una persona intona frasi diverse e il resto del gruppo risponde cantando una melodia sempre uguale.
Inoltre utilizzano uno sciamanismo collettivo; al posto di uno stato estatico raggiunto solo da pochi eletti, gli Yanoama riescono ad avere un’estasi collettiva raggiunta da tutti o quasi tutti gli uomini adulti attraverso l’uso controllato e dosato di alcaloidi allucinogeni.
È da sottolineare che un’attuazione sciamanica, un rito o anche un semplice canto tradizionale, non possiedono “un doppio” o “una copia”, e quindi nemmeno “patterns” troppo rigidi: ogni volta si tratta, in effetti, di un “unicum”.
Testo tratto dalla tradizione sciamanica degli Yanoama
Presso gli Yanoama del Rio Ocamo (Alto Orinoco) una donna aveva perduto l’ombra o l’anima, e gli sciamani cercavano di strappare via il male, impersonato dallo spirito Yai, e di ricondurre così l’anima nel corpo della donna. Essi cantavano questi canti, interrotti spesso da grida e contorsioni che volevano indicare l’arrivo di spiriti ausiliari.
“Stelle rosse come sangue stanno cadendo con sangue! Che visione meravigliosa!
Fanciulle con ornamenti di foglie alle orecchie. Hokosiwe è un monte alto con palme.
Le sue rocce hanno graffi come serpenti…
La corona degli Hekurà è graffiata con sangue a strisce di serpenti…
Ho avuto terrore. E’ passato un lampo avanti ai miei occhi. Ho strappato dalla donna pelle di Yai.
E’ questa pelle che fa ruotare il mio sguardo. Vedo strisce di fuoco in terra come serpenti… Ho paura…
All’orecchio degli Hekurà, padre mio, è appesa una stella di sangue…”.
Musica Vocale Sciamanismo
Riferimenti
BIOCCA E., “Yanohama” – Ed- Plon – 1968
www.samorini.it/doc1/alt_aut/ad/biocca.pdf