Voce e Alimentazione

Uno dei pilastri su cui si erge la gestione del benessere vocale e psico fisico in generale, è l’alimentazione. In questo settore, soggetto a continue evoluzioni e a molteplici punti di vista più o meno scientifici, non esiste un protocollo rigido o una formula magica, in quanto una dieta[1] o un piano alimentare sono strettamente correlati e cuciti su misura sulla singola persona. Manuel Castro Voce Alimentazione
Attraverso il lavoro sinergico delle figure di settore (il biologo, il nutrizionista, il dietologo e il dietista) è possibile stabilire un piano alimentare che soddisfi le esigenze caloriche e nutrizionali nel caso specifico dell’artista/cantante/performer sia durante i periodi più blandi dell’attività (mantenimento), che durante le intense fasi performative in cui vi è una maggiore necessità di idratazione e integrazione a causa del grande dispendio energetico, fisico, mentale ed emozionale.
“Mangiare sano”, al giorno d’oggi, significa sapersi districare tra migliaia di prodotti, essere consapevoli, pazienti, ed acquisire conoscenza e capacità di scelta.
È molto facile cadere nelle tentazioni ed essere fagocitati dalla sempre più di moda “mancanza di tempo” che diventa alibi per mangiare tutto ciò che capita sotto tiro e che accompagna il nostro essere “fast”.
Questa moderna abitudine, nel breve o lungo periodo, presenta il suo tributo, in quanto all’inizio sembra economica e dà la sensazione di risparmiare tempo attraverso l’assunzione di cibi preconfezionati, gustosi, facili e veloci da cucinare ma successivamente ci consegna molteplici infiammazioni e malesseri che sottraggono tempo e denaro per essere scovati, capiti e curati.
Con l’instaurarsi di una sana e corretta alimentazione, che non deve essere interpretata come un divieto al piacere, ma che al contrario può regalare la scoperta di nuovi sapori, nuove ricette che stimolano il palato, la curiosità e la fantasia, è possibile sentirsi più energici e performanti fisicamente e mentalmente (per/formativa/mente).
Processo digestivo e performance vocale
Il processo digestivo consiste in modificazioni meccaniche, fisiche e chimiche che il corpo suddivide in tre parti principali: la bocca (digestione orale), lo stomaco (digestione gastrica), e l’intestino (digestione intestinale). Se qualcuno di questi processi subisce interferenze, la capacità digestiva potrebbe essere compromessa.
Quando si pianifica un pasto prima di una lezione o di un’esibizione vocale, ci sono quattro fattori principali da considerare: potenziale disidratazione, potenziale catarro, potenziale reflusso, potenziale eruttazione (gas).
Ciascuno di questi fattori può avere un effetto dannoso sul fraseggio vocale, sulla flessibilità, sulla portata e sul comfort durante il canto.
La prima digestione avviene in bocca e la masticazione lenta è un modo per agevolare il processo digestivo dello stomaco.
Masticare a lungo e in maniera lenta può essere considerata anche una pratica “mindfulness” in quanto connette la mente al presente e alla consapevolezza di ciò che si sta ingerendo.
Staccare i dispositivi elettronici, le notifiche dallo smartphone e spegnere la tv per respirare il silenzio o godere di una gradevole conversazione quando si mangia, è un altro modo per ancorarsi al presente e riappropriarsi del tempo.
Queste piccole indicazioni favoriscono una leggerezza postprandiale in quanto lo stomaco riceve il cibo già precedentemente liquefatto (o quasi) e quindi impiegherà meno lavoro durante l’ulteriore processo digestivo, diminuendo o eliminando del tutto la fase di sonnolenza. Riassumendo, i modi per ottenere una digestione ottimale sono i seguenti:
- masticazione lunga e lenta (il cibo deve essere masticato lentamente per essere ridotto in una poltiglia semiliquida);
- spegnimento o silenziamento dei dispositivi elettronici durante i pasti;
- consumo di cibi prevalentemente naturali
- bere prima del pasto (aiuta anche ad attenuare la fame).
Adottando questi piccoli comportamenti è possibile evitare sintomi quali: indigestione, reflusso, bruciore di stomaco, gonfiore addominale superiore, sindrome dell’intestino irritabile, stipsi, gonfiore addominale inferiore.
Buone prassi
La voce funziona meglio quando l’apparato digerente non è troppo pieno. I pasti abbondanti occupano spazio sotto il diaframma, rendendo più difficile il lavoro dei muscoli respiratori. Il gas extra delle bevande gassate o della birra può avere lo stesso effetto.
Allo stesso modo, è necessario non essere troppo affamati prima di un’esibizione o di un discorso importante perché questo può rendere poco concentrati o fisicamente deboli.
Piccoli pasti e spuntini distanziati durante la giornata sono comunemente raccomandati dai nutrizionisti per mantenere costante l’energia.
Gli artisti che si esibiscono di notte sono spesso tentati di consumare un pasto abbondante dopo lo spettacolo. Questo rifornimento può sembrare una ricompensa psicologica oltre che un momento di legame sociale dopo ore di duro lavoro di squadra. Ma un pasto pesante, soprattutto con bevande alcoliche, aumenta il rischio di reflusso acido durante la notte e può disturbare il momento del sonno.
Un consiglio è quello di fare un piccolo spuntino dopo lo spettacolo pianificando una colazione più abbondante la mattina successiva come principale carburante quotidiano.
Per quanto riguarda l’assunzione di liquidi, l’idratazione sistemica a base di acqua è il modo più semplice ed economico per migliorare la qualità della voce e per avere un effetto sull’acustica e alcuni parametri percettivi della produzione vocale.
Chi usa la voce in modo professionale dovrebbe assumere circa 1,5/2L di acqua al giorno con un ph alcalinizzante (maggiore di 7,7)[2].
È importante bere prima dei pasti e non durante o subito dopo. Per quanto riguarda la performance è suggerito idratarsi sin dai giorni precedenti in modo graduale e a piccoli sorsi e non solamente l’ultimo giorno a dosi massicce in quanto questo non aiuterebbe ma anzi potrebbe favorire l’aumento del reflusso gastrico.
Esistono altri fattori che possono influire sulla performance vocale e che oggi purtroppo sono diventate la norma nella società moderna. Si tratta delle intolleranze alimentari.
Le intolleranze sono reazioni avverse al cibo e dipendono da una difficoltà dell’organismo a metabolizzare un dato alimento o un suo componente. Se l’organismo percepisce di essere sotto attacco aumenterà la produzione di muco, di cerume, farà colare (e/o incrostare) gli occhi, gonfierà il tessuto linfoide del naso e della gola (es. tonsille, adenoidi, membrane nasali), farà gonfiare la pancia e, nel tempo, affaticherà clinicamente il corpo.
Il risultato sarà:
- ridotta larghezza delle vie aeree,
- incapacità di respirare in modo efficiente (la respirazione nasale sarà particolarmente compromessa),
- aumento dei livelli di stress,
- ridotta capacità di riparare i tessuti.
Tutto ciò avrà un impatto sulla qualità della voce e sulla capacità performativa. Manuel Castro Voce Alimentazione Manuel Castro Voce Alimentazione Manuel Castro Voce Alimentazione Manuel Castro Voce Alimentazione
Riferimenti
[1] La parola “dieta” proviene dal greco diaita, che significa modo di vivere e dal latino dies, che significa giorno. In sintesi: la dieta è un modo di vivere che ci accompagna giorno dopo giorno
[2] A. G. Gucciardo “Curare l’Arte, il Corpo e la Voce” -pag.64- Ed. Qanat
Bibliografia
COLBIN ANNEMARIE, Cibo e guarigione, Macro Edizioni, Cesena, 2008
GUCCIARDO ALFONSO GIANLUCA, Curare l’Arte, il Corpo e la Voce, Ed. Qanat, Palermo, 2017
WALLDEN MATTHEW, Nutrition and the Voice, MSc Ost Med