L’arte del Silenzio e del Riposo

In un mondo che lentamente ma inesorabilmente ha ricominciato a correre è necessario re-imparare l’arte del riposo. Arte Silenzio Riposo
Come tutte le macchine anche la macchina corpo ha bisogno di essere messa in stand by e non solo durante le ore in cui necessariamente dormiamo ma anche quando si sovraccarica di impegni e continui e diversificati input mentali e fisici che costellano la quotidianità.
Il benessere psico-fisico passa proprio attraverso questo step.
Disconnettersi
Imparare a riposare, disconnettersi, oziare, aiuta a ristabilire una vera e propria comunicazione osmotica tra noi e il corpo. In questo modo potremmo affinare la sensibilità per ascoltarlo, sentirlo, abbracciarlo e accudirlo.
Questa messa in ascolto ci permetterà di accogliere ed identificare i feedback che esso ci invia ma che la maggior parte delle volte non percepiamo, facciamo finta di non sentire oppure sediamo in svariati modi (medicinali, distrazioni di vario genere, eccessi alimentari ecc).
La presa di coscienza di questi feedback ci aiuta a prevenire eventuali squilibri che sono poi la base delle malattie.
Anche la mente come il corpo va ripulita quotidianamente, un po’ come quando riassettiamo o riordiniamo il nostro desk o il nostro luogo di lavoro. Una mente chiara e ordinata sarà sicuramente più performante per affrontare le sfide che la quotidianità ci mette di fronte.
Una mente pulita ci donerà maggiore focus e allo stesso tempo ci permetterà una minore dispersione di energia.
A tal proposito è molto utile la pratica quotidiana di discipline come la Mindfullness.
Il silenzio è d’oro
Arrivati a questo punto vi starete sicuramente chiedendo, ma cosa c’entra tutto questo con il canto? C’entra eccome. Il riposo e il silenzio sono particolarmente utili dopo una performance canora.
Molto spesso le performance musicali avvengono in orari serali quindi è quasi inevitabile andar a dormire tardi, inoltre il giorno successivo la “vita quotidiana” riprende e spesso si ricomincia con un’altra performance.
Riposare significa fare silenzio intorno a sé, non solo mettendo a tacere lo strumento ma anche non sottoponendo la mente ad incessanti e per la maggior parte inutili input (utilizzo dei social, video, ascolto di musica, tv ecc.).
Lo strumento voce dopo una performance che dura quasi sempre da un’ora e mezza alle due ore necessita di un vero e proprio defaticamento (cool down) utile a ripristinare il pitch del livello parlato e a rilassare e decontrarre la muscolatura laringea (utili in tal senso i massaggi degli sternocleidomastoidei, la detensione dei muscoli sovraioidei e del collo).
Ma anche le orecchie desiderano il loro riposo ed è per questo che è importante ridurre l’esposizione a fonti sonore in quanto il nostro apparato uditivo è ancora saturo dei suoni del palco e degli amplificatori.
Il silenzio in questo caso è la migliore cura disintossicante.
In conclusione non bisogna avere paura del silenzio o considerare il riposo come una perdita di tempo. Nel silenzio possiamo scoprire ed ascoltare molto di più di quanto possiamo immaginare. Nel riposo ritroviamo le energie per affrontare con rinnovata forza e vigore le sfide che il mondo ci pone dinnanzi.
Anche il guerriero più forte posa la sua spada nell’attesa della prossima battaglia!