Biomusica – parte seconda
In questa seconda parte dell’articolo affronteremo brevi accenni del metodo e l’utilizzo della voce nella Biomusica come chiave terapeutica nel processo di sblocco del sistema energetico. Canto Moderno Lezioni Catania
Perché la musica?
Il corpo è come uno strumento musicale che richiede una costante accordatura. Attraverso particolari combinazioni sonore si può agire per risonanza sulle zone corporee che risuonano per simpatia il beneficio è dovuto al massaggio vibratorio che il suono apporta alle diverse parti del corpo, in accordo alla capacità di risonanza di esse.
È la frequenza dello stimolo sonoro, più che la sua provenienza, quello che induce risposte fisiche a quegli stessi impulsi; sul sistema bioenergetico, influenzando e modificando il funzionamento; sulle ghiandole, stimolandone la produzione ormonale; sulle onde cerebrali.
Il suono può modificare l’attività cerebrale inducendo il cervello a raggiungere la frequenza desiderata in accordo alla frequenza che si applica.
Il sistema bioenergetico della persona varia secondo lo stato di coscienza: portando la frequenza delle onde cerebrali verso quelle che denotano uno stato di rilassamento, l’energia nella persona circola con più equilibrio, diminuiscono la frequenza cardiaca, la respirazione e la pressione sanguigna e predominano le onde cerebrali più lente.
Quando la persona è rilassata, ma attenta, i nodi di conflitto possono essere individuati meglio, il soggetto non si identifica troppo emotivamente con essi e l’energia, che in questo stato fluisce in modo equilibrato, aiuta a limitare i blocchi, predisponendo così alla risoluzione degli stessi.
Partendo da queste considerazioni, la musica viene integrata ad altre discipline complementari, per ristabilire l’equilibrio psicofisico della persona.
Il metodo
Il principio fondamentale del metodo sta nella convinzione che il suono esercita costantemente un’influenza sull’organismo umano. Il suono diventa così una vera e propria forma di energia; noi ascoltiamo con l’udito ma anche con le ossa, il sangue, i muscoli, la pelle e tutta la materia di cui siamo fatti.
Siamo materia che vibra: tutto il corpo o una parte di esso può entrare in risonanza quando riceve vibrazioni simili alle proprie e ogni zona dell’organismo vibra a frequenze diverse a seconda dei materiali che la compongono.
Nella seduta di Biomusica vengono, dunque, proposti esercizi con il suono vocale indirizzato, giochi, narrazioni e fantasie guidate.
Il corpo si comporta come un ricetrasmettitore di onde, sensibile alle vibrazioni sonore, in particolare a quelle situate approssimativamente nella zona corrispondente all’ampiezza media della voce umana, dalla più grave delle voci maschili alla più acuta delle voci femminili.
Il principio attivo della tecnica del suono indirizzato consiste nell’emissione e nella ricezione cosciente dei suoni: si devono inviare le loro vibrazioni verso la zona corporea da noi voluta per rimuovere il blocco.
Intonando determinate note nella loro giusta frequenza si agisce per risonanza simpatica sui blocchi, sciogliendoli, recuperando l’energia che avevano accumulato e ridistribuendola nell’organismo. Questo processo diventa efficace se applicato prima della somatizzazione dei conflitti, quando i blocchi sono ancora carichi d’energia.
Gli esercizi con suoni indirizzati si basano sulla combinazione di respiri appropriati, su intonazioni precise di note, su immagini mentali e sulla partecipazione attiva del soggetto e sull’intenzionalità con la quale vengono realizzate le attività.
La voce
La voce nasconde in sé una grande forza guaritrice ed è il principale strumento terapeutico per canalizzare ed indirizzare il suono verso il centro bloccato, influenzando di conseguenza anche gli organi corrispondenti.
Cantando il suono più basso che siamo in grado di produrre e toccando le zone dove questo risuona, possiamo sentire vibrare il petto e parte del ventre, la schiena e le costole.
Se poi proviamo con un suono medio, vibreranno il collo, la clavicola, la mandibola inferiore e parte della nuca, ciò vuol dire che questo secondo suono si collocherà un po’ più in alto rispetto al primo.
Da ultimo, se cantiamo un suono acuto, ci accorgiamo che vibrano le ossa della testa, il naso, la fronte ed il palato, cioè le zone del corpo più alte delle precedenti. Questo è dovuto al fatto che ogni frequenza risuona in un posto particolare dell’organismo.
Tanto più acuto è il suono prodotto o ricevuto, tanto più in alto vibrerà il nostro corpo.
Le vocali
Secondo la Biomusica ci sono suoni della voce umana che agiscono su specifiche zone corporee. Si usano le vocali comuni a tutte le lingue, combinandole tra loro o rinforzandole con le consonanti H e M, che completano il lavoro delle vocali, poiché introducono nell’organismo le vibrazioni del suono emesso.
In linea generale si può dire che su ogni zona corporea agisce prevalentemente una precisa vocale.
Ecco quali sono le vocali, dove devono essere indirizzati i suoni e quali parti del corpo vengono interessate dalla vibrazione:
I – per il sistema nervoso e immunitario usiamo la vocale I, indirizzando il suono verso la testa, in particolare verso la radice del naso. Le zone interessate sono il cervello, le ghiandole dell’ipofisi e dell’epifisi;
E – per il sistema fonetico usiamo la vocale E, indirizzando il suono verso la gola. Le zone interessate sono la laringe, la tiroide e la paratiroide;
O – per il sistema circolatorio usiamo la vocale O, indirizzando il suono verso il centro del petto. Le zone interessate sono il cuore e il timo;
A – per il sistema respiratorio usiamo la vocale A, indirizzando il suono verso il petto. Le zone interessate sono i polmoni, i bronchi e la pleura;
U – per il sistema digestivo usiamo la vocale U, indirizzando il suono verso l’ombelico. Le zone interessate sono il fegato, lo stomaco, il pancreas e l’intestino; – sull’apparato sessuale e su altre zone specifiche si usano combinazioni di suoni.
Logicamente i suoni sono terapeutici e preventivi se sono adoperati nella loro giusta frequenza, con una respirazione adatta, con la postura corporea ad essi corrispondente e se sono attivati per un certo periodo di tempo. Canto Moderno Lezioni Catania Canto Moderno Lezioni Catania Canto Moderno Lezioni Catania
Bibliografia
CORRADINI M., “Biomusica. La musicoterapia nel suo metodo integrale” – Ed. Life Quality Project Italia – 1996
BARRAQUE’ P., La voce che guarisce, Ed. Il punto d’incontro – Vicenza 2010